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cinelli arlecchino

Bici Gravel e quel concetto di Libertà. (Parte Due) Evoluzione delle bici in spot pubblicitari

L’ evoluzione del mondo delle bicicletta, narrata in pochi spot pubblicitari.

Nella precedente parte dell’articolo, che trovate qui (https://ailovetourism.com/bici-gravel-e-quel-concetto-di-liberta-parte-uno/ ) abbiamo discusso di come si stia imponendo sul Mercato ed anche nelle pratiche sportive, questa nuova tipologia di bicicletta: la Gravel .

La parte uno parlava più degli aspetti tecnici di questo nuovo mezzo e dava meno importanza alla sua concettualità filosofica di utilizzo .

Fin da piccolo ho associato gli spazi, il movimento e la voglia di Libertà con la velocità e la possibilità, in genere di essere in luoghi non conosciuti. Perchè, è questo che una bicicletta ed un mezzo di locomozione in genere ispira .

Un percorso non è solo una linea su una mappa, per molti, è una sfida ed un mondo inscatolato tra due lembi di una strada . la bici gravel rende quei percorsi veloci, praticabili, degni di rispetto, coincidenti con la nostra idea di programmazione di una uscita in bici .

Scienza ed Alimentazione

Cinelli Rampichino – 1981

La Rampichino, il primo amore impossibile

Seguendo un ordine, era il 1986, ed in Italia si faceva largo una nuova tipologia di bicicletta: la Mountain  Bike (MTB) . All’epoca un mito in terra era la famosa : Cinelli Rampichino . Una bicicletta made in Italy, ma, con un sospiro verso gli States. Una bicicletta realizzata in acciaio al Molibdeno in tubi Columbus; stiamo parlando di una era dove l’alluminio era una lega aerospaziale e la fibra di carbonio veniva utilizzata solo, ed in parte, sulle vetture di Formula Uno.

Quei tubi Columbus che avevano spessori laminati al millimetro, con funzioni di ammortizzazione e resistenza specifiche più geometrie e sospensioni oleodinamiche odierne. Potevi, vederci la resistenza di un carroarmato rumeno e tutti i particolari di una sartoria italiana rinascimentale.

La pubblicità, solo ed unicamente sui giornali, ritraevano una Cinelli Rampichino color arlecchino al centro di una camera con oggetti disparati: un cannocchiale, un mappamondo, delle valige, mappe esposte dappertutto … un odore di avventura quasi dandy . Per un adolescente vedere quelle immagini era, un po’, possedere il mondo; da un lato ti immaginavi ricco ( e per comprarla dovevi essere in quella orbita ) ma, anche, avventuroso e pronto a sporcarti di fango e polvere per conoscere il mondo.

Quel Mondo che potevi raggiungere con le tue stesse gambe, in una simbiosi con l’ambiente che non conosceva la parola “sostenibile”, la vera forza era raggiungere le tue idee con le tue forze: le tue gambe .
Atala MTB – 1986

In questa panoplia di riflessioni adolescenziali, osservai uno spot pubblicitario delle prime Atala Mountain Bike. Spot che riporto sotto . Un video pubblicitario essenziale, veloce, raffinato nella sua crudezza . Poteva essere stato realizzato in Nevada come in Molise; cavalli che sembravano  comparse ben pagate; un ragazzo a petto nudo con uno zainetto ( spudoratamente Invicta, altro feticcio anni ’80), un bivacco montato ad arte . Quello spot pubblicitario mi ha cambiato, anche, il modo di pensare alla Libertà stessa. Comprai, ovviamente, un Atala Mountain Bike e fu una bicicletta che portai nei luoghi più scorretti della mia zona. Mi accorsi, presto, che il suo telaio era più forte delle mie costole flottanti; due giorni di dolori lancinanti mi fecero comprendere che scendere per una scalinata prevede distribuire i pesi sulla parte posteriore della sella.

Vabbè ci sta, si impara errore per errore e costola per costola .

Vi assicuro, che in quel passaggio pubblicitario vi erano in nuce tutti gli elementi di quella che sarebbe stata l’altra grande rivoluzione in ambito del pianeta bicicletta: la Gravel .

3T Exploro Max ( La Ferrari delle Gravel ) – 2020

Altro spot , altro giro . 3t e tanto amore

Uno spot che ha ulteriormente caratterizzato la specie: la pubblicità della bici grave 3T Exploro Max .

Una sintesi tra ambienti cittadini e campagna ignorante, nei suoi colori ed atmosfere ricche di nebbie anche in pieno sole.

Due amanti della bicicletta, no ragazzini, si nota nel loro modo di essere una pianificazione di un percorso, di una avventura e di un destino no precluso dalle sole strade asfaltate. Immagini di un traffico marcato da clacson psichedelici e semafori colorati solo di nero; dopo pochi kilometri, nella bucolica campagna dove unico testimone è un trattore con meno tecnologia del cambio di ogni singola 3T Exploro max. A chiudere il tutto, la giornata ormai giunta all’imbrunire ed una tazza calda di Thè o Caffè, perchè Tu hai freddo e pulsi al tuo interno di caldo, ma, la tua bici gravel si nutre di silenzio e buio nella sua essenza in fibra di carbonio.

La evoluzione della libertà su due ruote. Rispetto alla Rampichino, la tua bici gravel nel 2022 è parte di un sistema dove hai organizzato la tua avventura; non ci sono più cavalli a farti compagnia ma satelliti e GPS Cartografici che ti indicano nel perfetto buio o nella pioggia dove le tue emozioni cadranno nella libertà che ti sei scelto e che ti riserverà le emozioni che non ti aspetti dalla sola pianificazione.
Bici gravel: un mezzo per assaporare emozioni, come un telefonino che sia solo di base alle applicazioni del tuo cuore
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